I
SERVIZI D'INTERESSE GENERALE: UNA COMPONENTE ESSENZIALE DEL
MODELLO EUROPEO E UNA RESPONSABILITÀ COMUNE DI AUTORITÀ
PUBBLICA NELL'UNIONE EUROPEA
Il Libro bianco
sottolinea l'importanza dei servizi sociali d'interesse generale
in quanto pilastro del modello europeo di società, così
come l'esigenza di garantire la fornitura di servizi di interesse
generale di alta qualità e a prezzi accessibili a tutti i
cittadini e a tutte le imprese dell'Unione europea.
Nell'Unione
i servizi di interesse generale rimangono essenziali per garantire
la coesione sociale e territoriale e salvaguardare la
competitività dell'economia europea.
L'erogazione
dei servizi di interesse generale può essere organizzata in
collaborazione con il settore privato o affidata a imprese
pubbliche o private. Per contro, la definizione degli obblighi e
delle funzioni del servizio pubblico spetta alle autorità
pubbliche ai relativi livelli di competenza.
Queste ultime
sono inoltre responsabili della regolamentazione del mercato e
devono garantire che gli operatori svolgano le funzioni di
servizio pubblico che sono state loro affidate.
In questo
contesto, il Libro bianco precisa che la responsabilità dei
servizi d'interesse generale è condivisa dall'Unione
europea e dagli Stati membri.
Questa nozione di
responsabilità comune è alla base del disposto dell'
articolo
16 del trattato CE , secondo il quale la Comunità e gli
Stati membri devono garantire, attraverso le proprie politiche e
nell'ambito delle rispettive competenze, che gli operatori di
servizi di interesse economico generale possano assolvere i loro
compiti.
Il diritto degli Stati membri di assegnare
specifici obblighi di servizio pubblico agli operatori economici e
di garantire il rispetto di tali obblighi è riconosciuto
anche implicitamente dall' articolo
86, paragrafo 2, del trattato CE .
Il trattato CE
fornisce alla Comunità una serie di mezzi per permettere
agli utenti di beneficiare, nell' ambito dell'Unione europea, di
servizi di interesse generale di alta qualità e a prezzi
accessibili.
A tal proposito, la Commissione ritiene che
la Comunità disponga di poteri adeguati e sufficienti a
garantire il mantenimento e lo sviluppo di servizi efficienti in
tutta l'Unione; nondimeno essa reputa che spetti soprattutto alle
autorità nazionali, regionali e locali competenti definire,
organizzare, finanziare e controllare i servizi di interesse
generale.
L'approccio della Commissione poggia su una serie
di principi che trovano riflesso nelle politiche settoriali della
Comunità e che possono essere illustrati sulla base dei
risultati del dibattito sul Libro verde:
consentire alle
autorità pubbliche di operare nell'interesse dei
cittadini: La Commissione rispetta il ruolo fondamentale degli
Stati membri e delle autorità regionali e locali nel
settore dei servizi di interesse generale.
Le politiche
comunitarie riguardanti i servizi di interesse generale prevedono
vari livelli di intervento e l'impiego di diversi strumenti, nel
rispetto del principio di sussidiarietà;
realizzare
gli obiettivi del servizio pubblico all'interno di mercati aperti
e competitivi: Un mercato interno aperto e concorrenziale, da una
parte, e lo sviluppo di servizi d'interesse generale di alta
qualità, accessibili e a prezzi abbordabili, dall'altra,
sono obiettivi compatibili;
garantire la coesione e
l'accesso universale: L'accesso di tutti i cittadini e di
tutte le imprese a servizi di interesse generale di alta qualità
e a prezzi abbordabili in tutto il territorio degli Stati membri è
indispensabile per la promozione della coesione sociale e
territoriale nell'Unione europea, ivi compresa l'eliminazione
degli svantaggi causati dalla mancanza di accessibilità
nelle regioni ultraperiferiche;
mantenere un elevato
livello di qualità e di sicurezza: Oltre a fornire
servizi d'interesse generale di alta qualità, la
Commissione intende garantire l'incolumità fisica dei
consumatori, degli utenti, di tutte le persone che partecipano
alla produzione e all'erogazione di tali servizi e del pubblico in
generale, assicurando anche la protezione contro eventuali
minacce, quali ad esempio gli attentati terroristici e le
catastrofi naturali;
garantire i diritti dei consumatori e
degli utenti. Tali diritti riguardano in particolare l'accesso
ai servizi, ivi compresi i servizi transfrontalieri, in tutto il
territorio dell'Unione e per tutti i gruppi della popolazione, il
prezzo contenuto dei servizi, con regimi speciali per le fasce a
basso reddito, la sicurezza materiale, la protezione e
l'affidabilità, la continuità, l'elevato livello di
qualità, la varietà, la trasparenza e l'accesso alle
informazioni fornite dagli operatori e dalle autorità di
regolamentazione;
controllare e valutare il funzionamento
delle prestazioni: La Commissione ritiene che valutazioni e
controlli sistematici rappresentino uno strumento essenziale per
mantenere e sviluppare all'interno dell'Unione europea dei servizi
di interesse generale accessibili, di alta qualità,
efficienti e a prezzi abbordabili. La valutazione dovrebbe
tener conto delle varie dimensioni, comprendendo tutti gli aspetti
giuridici, economici, sociali ed ambientali in questione; inoltre
dovrebbe considerare le caratteristiche specifiche del settore
esaminato e le diverse situazioni relative ai singoli Stati membri
e alle loro regioni;
rispettare la diversità dei
servizi e delle situazioni: Poiché le esigenze e le
preferenze degli utenti e dei consumatori differiscono a seconda
delle rispettive realtà economiche, sociali, geografiche e
culturali, occorre preservare la diversità dei servizi. Ciò
riguarda in particolare i servizi sociali e sanitari, così
come la radiodiffusione;
aumentare la trasparenza: Il
principio di trasparenza è un concetto chiave per lo
sviluppo e l'attuazione di politiche pubbliche riguardanti i
servizi di interesse generale. Tale principio assicura alle
autorità pubbliche di poter esercitare le proprie
competenze; inoltre, esso garantisce la possibilità di fare
scelte democratiche e di rispettarle. Questo principio
dovrebbe essere applicato a tutti gli aspetti del processo di
erogazione del servizio e dovrebbe riguardare la definizione delle
funzioni del servizio pubblico, l'organizzazione, il finanziamento
e la regolamentazione dei servizi, nonché la produzione e
la valutazione degli stessi, compresi i meccanismi di gestione
delle azioni legali;
garantire la certezza giuridica: La
Commissione è consapevole del fatto che l'applicazione del
diritto comunitario ai servizi di interesse generale potrebbe
sollevare problemi complessi. Essa si adopererà pertanto
per migliorare la certezza giuridica riguardante l'applicazione
del diritto comunitario all'erogazione dei servizi d'interesse
generale.
Essa ha già effettuato un aggiornamento
della normativa sugli
appalti pubblici ed ha promosso una serie di iniziative nel
settore degli
aiuti di Stato e dei patenariati
pubblico -privati.
Una delle questioni essenziali
sollevate nel quadro della consultazione pubblica riguardava la
necessità di una direttiva quadro sui servizi di interesse
generale.
I pareri espressi a tal riguardo nell'ambito
della consultazione pubblica erano divergenti e il Parlamento
europeo e diversi Stati membri rimangono tuttora scettici in
proposito.
Di conseguenza non è accertato che una
direttiva quadro rappresenti attualmente la strategia più
adeguata e che essa apporti sufficiente valore aggiunto.
La
Commissione ritiene quindi che non sia opportuno, per il momento,
presentare una proposta di questo tipo. In linea generale essa
cercherà di sviluppare il suo approccio settoriale,
proponendo, ove opportuno, norme specifiche che consentano di
tener conto delle esigenze e delle situazioni particolari di
ciascun settore.
La Commissione riesaminerà la
fattibilità e l'esigenza di una normativa quadro per i
servizi d'interesse generale con l'entrata in vigore del trattato
costituzionale, con particolare riferimento alla nuova base
giuridica che verrebbe introdotta attraverso l'articolo III-6, il
quale recita: « Fatti salvi gli articoli III-55, III-56 e
III-136, in considerazione dell'importanza dei servizi d'interesse
economico generale in quanto servizi ai quali tutti nell'Unione
attribuiscono un valore e del loro ruolo nella promozione della
coesione sociale e territoriale, l'Unione e gli Stati membri,
secondo le rispettive competenze e nell'ambito del campo di
applicazione della Costituzione, provvedono affinché tali
servizi funzionino in base a principi e condizioni, segnatamente
economiche e finanziarie, che consentano loro di assolvere i
rispettivi compiti.
La legge europea definisce detti
principi e condizioni", inoltre, la Commissione analizzerà
nel 2005 la situazione dei servizi di interesse generale
nell'Unione europea e verificherà l'esigenza di eventuali
misure orizzontali. Essa intende presentare una relazione sulle
relative conclusioni prima della fine del 2005.
Sulla base
dei risultati della consultazione pubblica, la Commissione ritiene
inoltre necessaria un'ulteriore opera di chiarimento e di
semplificazione del quadro normativo che disciplina il
finanziamento degli obblighi di servizio pubblico (le
compensazioni).
Essa intende adottare un pacchetto di
misure con questa finalità al più tardi nel luglio
del 2005. La maggior parte dei provvedimenti del pacchetto sono
già stati presentati sotto forma di progetti per
consultazione.
Dal dibattito pubblico è altresì
emersa l'esigenza di un quadro chiaro e trasparente per la
selezione delle imprese incaricate della gestione di un servizio
di interesse generale.
La Commissione intende esaminare la
legislazione comunitaria che consente di aggiudicare in modo
trasparente le concessioni dei servizi. Essa ha perciò
avviato un'ampia consultazione sugli aspetti dei patenariati
pubblico - privati riguardanti gli appalti.
Il Libro verde
ha anche destato grande attenzione tra le parti interessate nel
settore dei servizi sociali e sanitari, le quali hanno dato voce a
un'esigenza di maggiore prevedibilità e chiarezza onde
garantire un più agevole sviluppo di questi servizi. La
Commissione è del parere che sia utile elaborare un
approccio sistematico che permetta di individuare e riconoscere le
caratteristiche specifiche dei servizi sociali e sanitari di
interesse generale e di definire meglio il quadro in cui tali
servizi operano e possono essere ammodernati. Tale approccio sarà
illustrato in una comunicazione sui servizi sociali di interesse
generale (inclusi i servizi sanitari), che verrà adottata
nel corso del 2005.
La valutazione delle prestazioni a
livello comunitario e nazionale è fondamentale per
garantire lo sviluppo di servizi d'interesse generale accessibili,
di alta qualità e a prezzi abbordabili in un contesto
caratterizzato da costanti mutamenti.
La Commissione
assume l'impegno di intensificare e migliorare il suo lavoro di
valutazione nel settore dei servizi di interesse generale.
Sul
piano interno, la normativa settoriale a livello comunitario
riguarda essenzialmente le grandi industrie in rete.
Secondo
la Commissione, la consultazione pubblica ha confermato tale
approccio. Essa terrà conto dei risultati di tale
consultazione nell'ambito dei riesami già previsti nei
diversi settori. Essa intende inoltre promuovere i servizi di
interesse generale nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.
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